sabato 27 ottobre 2007

L’Italia scopre che i salari sono bassi

da "Il Riformista" del 27 ottobre 2007

In una situazione di caos come quella che sta caratterizzando la vita politica (e non solo quella) del nostro paese, faremmo tutti bene a dare ascolto agli «allarmi» che arrivano dai pulpiti più autorevoli. La premessa serve per spiegare che su un monito del governatore della Banca d’Italia Mario Draghi si deve ragionare a fondo e non parlarne per un giorno e poi far finta di nulla. Ieri, intervenendo all’Università degli studi di Torino, Draghi si è soffermato sui salari. Evidenziando, parole sue, che i livelli retributivi dell’Italia «sono più bassi che negli altri principali paesi dell’Unione europea». Il governatore di Bankitalia è poi entrato nel dettaglio. Rilevando che «le differenze salariali rispetto agli altri paesi sono appena più contenute per i giovani, si ampliano per le classi centrali di età e tendono ad annullarsi per i lavoratori più anziani. Il differenziale è minore nelle occupazioni manuali e meno qualificate». Il dossier sulle retribuzioni è decisivo, soprattutto per i destini del governo. Se nell’ultimo anno non si fosse discusso delle tasche degli italiani, probabilmente (anzi, sicuramente) lo stato di precarietà dell’esecutivo e della maggioranza non sarebbero a questo livello. Anche per questo, l’intervento di ieri di Draghi ha avuto una vasta eco. Basti pensare che sul monito dell’inquilino di palazzo Koch si sono trovati d’accordo tanto il ministro rifondatore Paolo Ferrero («Notazione giusta») quanto il forzista Maurizio Sacconi («Parole sante»). Ci voleva l’autorevole monito del numero uno di via Nazionale perché la politica riuscisse a metabolizzare una verità incontrovertibile? In fondo, rimane un sospetto: le parole di Draghi alimenteranno i servizi di tg e giornali ma da lunedì tutto tornerà come prima. Anche perché, per lunedì, Ferrero e Sacconi sono attesi agli altri round dello scontro infinito tra governo e opposizione. Con i salari italiani che, complici l’incertezza e l’instabilità del quadro politico, rimarranno quelli che sono. E cioè tra i più bassi d’Europa.

1 commento:

La Zecca ha detto...

Me cucinu Enzo, contattami sul mio blog che ti devo fare una proposta.

Carmelo