venerdì 12 ottobre 2007

Welfare: Ferrero e Bianchi si astengono

da "la Repubblica" del 12 ottobre 2007
ROMA - Non sono servite le modifiche proposte dal ministro del lavoro Cesare Damiano a placare l'estrema sinistra. Il ministro della Solidarietà Sociale Paolo Ferrero (Rifondazione Comunista) e quello dei Trasporti Alessandro Bianchi (Pdci) si sono astenuti. Mentre quello dell'Università Fabio Mussi e quello dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio hanno espresso un sì con riserva. Il provvedimento è stato comunque approvato dal Consiglio dei ministri.
Il ministro della Solidarietà Sociale Paolo Ferrero (Eidon)«Le modifiche proposte - ha detto il ministro Ferrero - non sono sufficienti, anche se il voto dell'astensione tiene conto dell'impegno assunto dal governo per modificare il pacchetto in Parlamento».
LE MODIFICHE - Damiano aveva tentato in tutti i modi di appianare la divergenza tra la maggioranza all'interno del governo e l'estrema sinistra, introducendo tre novità al protocollo sul welfare firmato il 23 luglio scorso da governo e parti sociali e approvato nel referendum di qualche giorno fa da oltre l'81% dei lavoratori. Tre le modifiche apportate al testo dell'accordo. Per i contratti a termine, dopo i primi 36 mesi, è previsto un solo rinnovo, da stipulare davanti ad un esponente sindacale delle sigle più rappresentative. Salta il tetto ai lavori usuranti (in origine 5.000 l'anno), ma il fondo per il momento resta invariato. Viene introdotta la «cassa integrazione ambientale» ovvero si estende l'utilizzo degli ammortizzatori sociali anche ai lavoratori delle aziende in difficoltà per crisi ambientali.
PRODI - «Le congetture di questi giorni sulla divisione del governo sono fuori posto»: ha dichiarato il premier Romano Prodi in conferenza stampa, al termine del Consiglio dei ministri. Il via libera del Consiglio dei ministri al provvedimento sul welfare è stato «favorito anche dal risultato del referendum, al di là delle aspettative» ha aggiunto Prodi. Tuttavia successivamente lo stesso Prodi ha dovuto ammettere che il ddl è stato approvato con l'astensione di due ministri. Il disegno di legge sul welfare ha aggiunto Prodi «può mettere il Paese in linea con la legislazione di altri Paesi europei, più agile e adeguata ai tempi e attenta ai giovani. Insomma, si tratta di un provvedimento che mette allo stesso tempo «ordine e imprime dinamismo al mondo del lavoro».

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